Comunità Energetica Rinnovabile

Cos’è una CER e perché ti conviene pensarci già da ora

Cos’è una CER? Se sei qui è perché ti stai chiedendo cosa sia una comunità energetica rinnovabile (CER) e forse ti stai convincendo a farne parte. Sappi che sei sbarcato nel posto giusto!

In questo articolo, infatti ti parleremo di:

  1. Green Deal
  2. Cos’è una Comunità di energia rinnovabile?
  3. Chi può farne parte?
  4. Quali sono le figure cardine che costituiscono una CER?
  5. Quali sono i vantaggi delle CER?
  6. Come si costituisce una CER?
  7. Si guadagna facendo parte di una CER? Punto sul decreto attuativo CER del MASE

Il Green Deal

Il GREEN DEAL è un patto con l’obiettivo di far diventare l’Europa il primo continente a impatto climatico netto zero entro il 2050.

Da alcuni anni, l’Europa sta cercando di trasformare il sistema energetico per renderlo più sostenibile ed indipendente: decarbonizzazione ed elettrificazione progressiva sono i mezzi che intende utilizzare.

La transizione potrà avvenire ponendo al centro le energie da fonti rinnovabili per diminuire progressivamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili.

Lo sviluppo delle comunità di energia rinnovabile è la risposta più promettente per promuovere la diffusione dell’energia rinnovabile.

Cos’è una Comunità di energia rinnovabile?

La CER (comunità energetica rinnovabile) è un’associazione che produce e condivide energia rinnovabile, per generare e gestire in autonomia energia verde a costi vantaggiosi e contribuendo ad abbattere le emissioni di CO2.

La CER: chi può farne parte?

Cittadini, enti locali, associazioni, terzo settore, cooperative, condomini, enti religiosi, PMI…

Quali sono le figure cardine che costituiscono una CER?

  • Consumatore: colui il quale compra ed utilizza l’energia prodotta dalla CER per le sue utenze
  • Prosumer: colui il quale usa l’energia prodotta per le sue utenze, ma possiede anche un impianto fotovoltaico (se ti interessa diventare un Prosumer, perché vuoi installare un tuo impianto personale clicca qui troverai il nostro software per fare un preventivo in pochi clic del tuo impianto)
  • Produttore: colui il quale immette tutta l’energia che produce in rete con un impianto con storage di potenza maggiore di 1 MW senza consumarla.

Tutti i membri della CER devono essere collegati alla stessa cabina di trasformazione.

Quali sono i vantaggi delle CER?

  1. Mitigazione degli impatti del cambiamento climatico;
  2. Diffusione dell’accesso all’energia rinnovabile, infatti l’accesso ai combustibili fossili è centralizzato nelle mani di grandi multinazionali o di privati;
  3. Maggior stabilità, perché le fonti di energia rinnovabile sono meno soggette alle fluttuazioni di prezzo delle fonti di energia convenzionali (petrolio, gas naturale);
  4. Stimolo delle economie locali;
  5. Guadagno;
  6. Lotta alla povertà energetica (esistono famiglie che non riescono a soddisfare i bisogni energetici essenziali come riscaldamento ed elettricità).

Come si costituisce una CER?

Tratto dal sito del GSE “…Per l’ammissione al servizio gli impianti di produzione (o porzioni di impianto) facenti parte della configurazione o che rilevano per la configurazione devono essere alimentati da fonti rinnovabili, entrati in esercizio a partire dal 1° marzo 2020 e fino all’adozione da parte del MiTE e di ARERA dei relativi provvedimenti, ai sensi di quanto stabilito agli articoli 8 e 32 del D.Lgs. 199/21 e avere potenza non superiore ai 200 kW. Sono ammessi solo gli impianti di nuova costruzione o i potenziamenti di impianti esistenti, nel qual caso viene presa in considerazione nella configurazione la sola sezione di impianto aggiunta…”

Si può guadagnare con una CER?

Sì! La CER, però, non può avere scopo di lucro e non può diventare un’impresa.

Esistono delle agevolazioni per chi costituisce una CER: incentivo in tariffa e contributo a fondo perduto.

L’incentivo in tariffa è rivolto a tutto il territorio nazionale, permette un risparmio sui costi dell’energia ed una tariffa incentivante sull’energia condivisa.

N.B. La potenza massima agevolabile è di 5 GW entro il 31 dicembre 2027.

Il contributo a fondo perduto è rivolto, invece, ai comuni sotto i 5.000 abitanti, fino al 40% dell’investimento e cumulabile con l’incentivo in tariffa.

N.B. Risorse PNRR di 2,2 miliardi di euro per una potenza agevolabile di almeno 2GW fino al 30 giugno 2026.

Conclusioni

Se sei stufo di pagare bollette sempre più esorbitanti, se credi che la crisi climatica sia un problema molto serio e sia necessario porvi rimedio da subito e se da solo non riesci ad installare un impianto fotovoltaico, potresti pensare di far parte di una CER.

Considera che alcuni comuni si sono già attrezzati e molti altri lo faranno perché gli incentivi sono troppo interessanti e tutti potrebbero avere un rientro dell’investimento in tempi brevi ed iniziare a guadagnare più presto di quanto ci si possa immaginare!

Noi possiamo aiutarti con tutti gli adempimenti e con la progettazione ed installazione dell’impianto fotovoltaico.

Speriamo davvero di esserti stati utili! Se hai altre domande non esitare a contattarci sui nostri social: ci trovi su Linkedin e Facebook!